I lombardi scelgono Monza per vivere: premiata la qualità della vita

Esiste una correlazione tra la qualità della vita e il mercato immobiliare? La risposta è certamente sì come si evince dall’indagine realizzata da Il Sole 24 Ore. Se Udine guida la classifica delle città più vivibili d’Italia, Monza non è comunque da meno dal momento che si trova in top ten assieme a Bologna, Trento, Aosta, Bergamo e Firenze. Un traguardo importante che sottolinea quanto il nostro territorio, oggi, sia l’ideale per crescere la propria famiglia, ma anche fare business. Un trend confermato anche dal mercato immobiliare: i lombardi vogliono Monza a discapito persino di Milano.

«Abbiamo attualmente 820 richieste di vendite su Monza, trecento delle quali provengono da Milano – spiega Attilio Bassi dell’omonima agenzia immobiliare – E’ un dato certamente significativo che conferma quanto la nostra città sia in crescita; non dobbiamo dimenticarci che Monza, tra tutte le città della Lombardia, infatti, è l’unica a registrare un bilancio demografico positivo». Ad agevolare l’ascesa di Monza la vicinanza con il capoluogo (che aumenterà con l’ultimazione della metropolitana) e la presenza di immobili di qualità superiore: «Il lockdown ha mutato i bisogni abitativi delle persone – rivela ancora Bassi – Quando si sceglie di comprare lo si fa puntando a soluzioni ottimali. Sebbene i prezzi al metro quadro siano saliti anche qui in Brianza, acquistare un immobile rilevante a Monza non ha lo stesso impatto economico di Milano».

 

Come riportato da Idealista, nell’ultimo anno, solamente Aosta (-0,5%) e Firenze (-0,1%) hanno registrato una leggera contrazione nei valori immobiliari. Tutte le altre province, dove la qualità della vita è sinonimo di crescita, hanno mostrato un aumento nei prezzi degli immobili.

 

Udine, in cima alla classifica della qualità della vita, ha visto un prezzo medio delle abitazioni pari a 1.425 euro/m2, con un incremento annuo del 4,8%. Nonostante ciò, nel ranking dei prezzi provinciali italiani, Udine si posiziona al cinquantesimo posto.

 

Bologna ha registrato un notevole aumento del 4,1% annuo, portando il prezzo medio delle abitazioni a 2.400 euro/m2 e collocando la provincia del capoluogo emiliano all’undicesima posizione nella classifica nazionale dei costi delle abitazioni nelle province italiane. Trento, anch’essa tra le prime nella qualità della vita, ha visto un aumento del 6,1%, posizionandosi a 2.205 euro/m2 e al diciassettesimo posto nella graduatoria dei prezzi.

 

Milano, ottava nella qualità della vita, è la seconda provincia più cara d’Italia per quanto riguarda i prezzi immobiliari, toccando i 3.372 euro al metro quadro dopo un significativo aumento del 6,4%.

 

E Monza? Monza si attesta sui 2.065 euro/metro quadro con un incremento del 4,7%. «Colpa dell’incremento dei costi delle materie prima – chiosa Bassi – I rincari hanno toccato tutti i comparti del mercato immobiliare su tutti quello dell’energia. Oggi chi sceglie di investire è più attento e tiene conto di svariate dinamiche e la qualità della vita gioca un ruolo importante».

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