Monza regina anche del food: alla scoperta del risotto alla luganega

Le prelibatezze monzesi non sono sfuggite nemmeno alla ribalta televisiva; nei giorni scorsi, infatti, il risotto con la luganega è stato il vero protagonista della puntata di “Quattro Ristoranti” condotta da Alessandro Borghese e vinta dallo chef Matteo Marabese de l’Orso Bruno.

 

Ma quali sono le caratteristiche di questo intramontabile piatto? Il risotto alla luganega è un piatto tipico della tradizione brianzola, considerato il “cugino” ancora più goloso del classico risotto alla milanese. Tutto merito di un ingrediente aggiunto alla ricetta tipica meneghina, la luganega, una sorta di salsiccia lunga, stretta e arrotolata a chiocciola. Un’ulteriore differenza è cromatica: se il risotto alla milanese è giallo, colore garantito dalla presenza dello zafferano, quello alla monzese è bianco (anche se esiste una variante che combina le due ricette e propone un risotto allo zafferano con un tocco di salsiccia).

 

Come affermato poc’anzi è proprio la luganega a rendere prelibata questa portata; si tratta di un insaccato preparato riempiendo un budello, come la salsiccia, ma è tipicamente lunga e stretta. Quella utilizzata per il risotto alla monzese prevede l’aggiunta di grana padano, brodo di carne e marsala oltre a carne di suino.

 

Ma il risotto non è soltanto buono: è anche misterioso.

 

Non tutti sanno, infatti, che la storia del risotto alla monzese è legata alla figura della perfida strega Giuliana, che con le sue gambe lunghissime si aggirava nel bosco camminando da un albero all’altro senza mai toccare il suolo, aspettando il passaggio dei bambini per rapirli e mangiarli. Leggenda narra che una mamma, terrorizzata per il destino del proprio figlio, decise di preparare una pietanza gustosa e appetibile che potesse attirare la strega Giuliana. Decise quindi di cucinare un buonissimo risotto allo zafferano a cui aggiunse della salsiccia, per rendere l’aroma del piatto irresistibile e ingannare la malefica strega. Questa, presa dall’ingordigia e impegnata a mangiare il buonissimo risotto, si dimenticò completamente dei bambini e, non accorgendosi del sorgere del sole, fu colpita dai raggi e scomparve.

 

Perché parlare di un risotto sul magazine di MBCIRCLE? Perché il settore enogastronomico è linfa dell’economa lombarda e italiana. Secondo una proiezione Coldiretti su dati Istat, le esportazioni agroalimentari made in Italy nel 2023 hanno fatto segnare uno storico record raggiungendo il valore di ben 64 miliardi con una crescita del 6% rispetto al 2022.

 

Un record trainato da un’agricoltura nazionale che è la più green d’Europa con la leadership Ue nel biologico grazie ai suoi 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (325), 526 vini Dop/Igp e 5547 prodotti alimentari tradizionali.

 

L’Italia si conferma anche il primo produttore Ue di riso, grano duro e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi.

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